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Italian Ambassador Giulio Terzi's
End-of-year message to the Italian American community

Cari Connazionali,

desidero formulare a voi e ai vostri cari gli auguri di un sereno Natale e di un felice e prospero 2011. E' un messaggio augurale destinato a tutta l'Italia che vive, lavora e studia negli Stati Uniti. Insieme agli italiani d'America, al Presidente e ai Consiglieri del COMITES e ai parlamentari italiani eletti nella nostra circoscrizione, i miei auguri vanno anche a tutti gli americani di origine italiana e a chi conosce il nostro Paese, apprezza la nostra cultura e condivide quei valori che l'Italia rappresenta nel mondo e che tradizionalmente ci legano agli Stati Uniti d'America.

The prespio at Villa FirenzeUn anno fa avevo espresso un auspicio, ed un impegno: che l'insegnamento dell'italiano si diffondesse ancora di più nelle aule scolastiche americane. Il 2010 è stato un anno eccezionale per la nostra lingua: in crescita nelle scuole e nelle università, l'italiano tornerà da settembre prossimo tra le materie dell'Advanced Placement Program, per le quali sono previsti crediti universitari. E' stata un'"impresa" non facile, fortemente voluta dal Governo italiano e resa possibile grazie al sostegno delle principali associazioni italo-americane e di importanti società italiane.

Il 2010 dell'Italia negli Stati Uniti è stato ricco di soddisfazioni per molti altri motivi. Vorrei anzitutto ricordare l'accoglienza che le massime Autorità americane hanno riservato al Presidente della Repubblica, ai numerosi membri di Governo e Parlamento che si sono recati negli Stati Uniti in visita ufficiale o di lavoro. In ognuna di queste occasioni è stata riaffermata la forte alleanza e la grande amicizia tra i nostri due Paesi. Un patrimonio comune che il Presidente Obama, nel proclama per il Columbus Day, ha definito "l'incalcolabile contributo degli italo-americani, la cui determinazione, il cui duro lavoro e leadership hanno fatto tanto per costruire la forza della nostra nazione". Si tratta di un rapporto rafforzato da una ricca storia comune e da valori ideali come quelli trasmessi, prima ancora che l'Italia fosse unita, da illuministi come Gaetano Filangeri e Filippo Mazzei, e riflessi nella Costituzione degli Stati Uniti d'America. The Christmas tree at Villa Firenze

Da questi valori comuni sono motivati 4000 uomini e donne italiane in uniforme che operano oggi fianco a fianco con i militari americani in Afghanistan. Come in Afghanistan, su tutti i molteplici e più impegnativi aspetti della situazione internazionale (che toccano la vita di ognuno di noi) vi è totale sintonia tra Italia e Stati Uniti, nel quadro di un rapporto atlantico che mantiene un'assoluta centralità.

Le relazioni economiche hanno ripreso, dopo la flessione determinata dalla crisi finanziaria, la loro consueta dinamicità. Vi è sempre più "tricolore" nella presenza imprenditoriale straniera negli Stati Uniti: l'accordo Fiat-Chrysler e lo sbarco della "500" sul mercato americano sono uno dei tanti aspetti più visibili della nostra presenza negli USA, che è capillare in moltissimi settori, della produzione industriali, dei servizi e della ricerca. Finmeccanica impiega 12.500 dipendenti negli USA; Fincantieri è presente con un importante complesso in Wisconsin; Eni ha un'affermata presenza produttiva e di ricerca; Enel è conosciuta dal pubblico americano per la sua leadership nella produzione di energie rinnovabili; Italcementi ha inaugurato un grande cementificio in West Virginia; Nerviano ha sottoscritto un accordo di sviluppo industriale con il colosso farmaceutico Pfizer.

Queste e tantissime altre sono le "eccellenze italiane" di cui possono essere orgogliosi gli Italiani d'America, compresi i 15.000 ricercatori -italiani o di origine italiana- che secondo la National Science Foundation operano negli USA e i 70 fisici delle università italiane impiegati nel Fermilab, il più grande acceleratore di particelle degli USA.

Dicembre non è solo tempo di bilanci. E' un'occasione per guardare al futuro con fiducia e impegno. Vorrei perciò formulare quest'anno un augurio speciale per la ricorrenza che unisce tutti gli italiani: nel 2011, il 17 marzo, ricorre il 150mo anniversario dell'Unità d'Italia. Gli italiani che vivono negli Stati Uniti onoreranno questa data insieme agli americani che conoscono e apprezzano il nostro Paese, la sua formidabile cultura, il patrimonio ricchissimo di valori, il suo esempio di liberta e la sua storia risorgimentale e repubblicana. Il Presidente Obama ha ricordato questo anniversario nel suo proclama del 12 ottobre scorso per il Columbus Day. Con ITALY @ 150 stiamo attuando un denso programma di celebrazioni in tutte le principali città americane sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica: grandi mostre nei più importanti musei americani; rassegne cinematografiche; convegni sul pensiero e l'opera di grandi personalità italiane e americane. Siamo consapevoli che la nostra storia ci permette di guardare al futuro con la forza di un grande popolo e di un Paese apprezzato e influente a livello globale.

Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie!

(Pictured above the 2010 presepio and Christmas tree at Villa Firenze, the Italian Ambassador's residence)

2010|12|22 | CiaoAmerica.net|

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